Gi arcani della scultura: la Giustizia

Marino Marini, Cavallo e cavaliere, 1955, tecnica mista su carta incollata su tela, collezione privata
Marino Marini, Cavallo e cavaliere, 1955, tecnica mista su carta incollata su tela, collezione privata

“Una donna è seduta sul trono e regge in una mano una spada, nell’altra una bilancia per dividere i giusti dai colpevoli, il tempo della pace da quello della guerra”

Giacomo Manzù incontra la guerra nelle terre bergamasche, dalle quali provengono i giovani partigiani che l’artista vede morire e che rappresenta in laiche crocefissioni. Per lui la guerra assume il valore di un’insensata lotta fratricida ed esprime la sua visione nella porta della Pace e della Guerra della chiesa di Saint Laurenz a Rotterdam, in cui all’ingiustizia e all’orrore viene contrapposto l’amore più grande, quello materno.

Marino Marini, invece, trascorre gli anni della seconda guerra mondiale a Tenero, nella neutrale Svizzera, al riparo dalla sofferenza e anzi circondato da amici artisti e galleristi. L’inquietudine che scuote l’intero mondo arriva però anche a Marino, che rappresenta nei suoi Guerrieri la perdita di valori e ideali che fece seguito al conflitto, rappresentando il cavaliere che sta per essere disarcionato, che ha perso l’equilibrio, le redini e la fierezza.

Entrambi gli artisti hanno attraversato la guerra portando nelle proprie opere le profonde riflessioni che ne sono scaturite: per Marini si concretizzano nell’uomo che ha perso i riferimenti e tende la mano al cielo, per Manzù nell’attaccamento ai valori più semplici, come il lavoro e l’amore.

 

Gli Arcani della scultura,l’Arte di Manzù/Marino raccontata in 22 figure
I destini di Manzù e Marino si intrecciano, si rincorrono, a volte viaggiano paralleli, altre volte si toccano e proseguono dritti per la loro strada. Lo studio creativo Kreativehouse utilizza l’antico simbolismo dei Tarocchi per rileggere, assieme allo staff della Fondazione, la storia della Scultura e le straordinarie vite di Giacomo Manzù e Marino Marini. Nasce così il progetto di storytelling gli Arcani della scultura, un percorso di 22 carte, 22 immagini, 22 storie mai raccontate prima. Gli Arcani della scultura è realizzato in occasione della mostra Manzù/Marino. Gli ultimi moderni alla Fondazione Magnani Rocca.