Gli arcani della scultura: l’Arcano senza nome

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Giacomo Manzù, Morte di papa Giovanni XIII, 1963. Bassorilievo in bronzo, Ardea, Raccolta Manzù.

Nei tarocchi la carta della morte è detta anche l’Arcano senza nome, è infatti l’unica carta contrassegnata unicamente da un numero, il numero 13. Il significato del tredicesimo arcano è la trasformazione, il tempo, il rinnovamento. La morte nei tarocchi ci ricorda che ogni cosa ha una fine e che niente dura per sempre.

Nel 1958 viene eletto un nuovo Papa, Papa Giovanni XXIII e Giacomo Manzù è chiamato ad eseguirne il ritratto. Grazie a questo importante incarico ufficiale Manzù instaura un rapporto di grande stima e reciproco affetto con il Pontefice, anch’egli bergamasco di origine. In virtù di questa speciale amicizia all’artista viene concesso di modificare il progetto di un’altra importante opera, le decorazione per la porta della Basilica di San Pietro. Il tema inizialmente scelto, “Il trionfo dei santi e dei martiri della Chiesa” di difficile sviluppo per lo scultore, viene quindi scartato per sviluppare invece il tema della morte. Sono anni molto intensi nel dialogo tra arte e fede, e Manzù diventa uno degli interlocutori principali del rinnovamento artistico auspicato dal Concilio Vaticano II.

In quest’opera il tema della morte esprime tutto il suo significato terreno: a fianco dei soggetti sacri tradizionali, come la Morte di Cristo, l’artista inserisce episodi non più riferiti alla sola cristianità ma universali, come la Morte per violenza, la Morte nello spazio e la Morte sulla terra. Sul retro, visibile dall’interno della Basilica, è celebrata l’apertura del Concilio Vaticano II con un fregio che raffigura il Papa intento a ricevere i Padri conciliari; tra di essi vi è un personaggio di spalle: è monsignor Giseppe De Luca, amico dello sculture e fondamentale intermediario tra l’artista e la Chiesa, scomparso nel 1962. Senza di lui l’impresa della Porta, conclusa nel 1964, non sarebbe stata possibile. Manzù gli dedicò l’intera opera, celebrandolo con un’iscrizione sotto al fregio. 

 

Gli Arcani della scultura,l’Arte di Manzù/Marino raccontata in 22 figure
I destini di Manzù e Marino si intrecciano, si rincorrono, a volte viaggiano paralleli, altre volte si toccano e proseguono dritti per la loro strada. Lo studio creativo Kreativehouse utilizza l’antico simbolismo dei Tarocchi per rileggere, assieme allo staff della Fondazione, la storia della Scultura e le straordinarie vite di Giacomo Manzù e Marino Marini. Nasce così il progetto di storytelling gli Arcani della scultura, un percorso di 22 carte, 22 immagini, 22 storie mai raccontate prima. Gli Arcani della scultura è realizzato in occasione della mostra Manzù/Marino. Gli ultimi moderni alla Fondazione Magnani Rocca.