I curatori raccontano ITALIA POP per Rai Arte

Cosa ci fa uno struzzo rosa alto quasi 2 metri nella stanza del Van Dyck? La mostra è una rappresentazione pop che abbiamo voluto inscenare in questi saloni ricchi di storia. In ogni sala il visitatore troverà una sorpresa…

Un dialogo insolito, una presenza sorprendente, una scultura, un quadro, qualcosa che proprio non ci si aspetta. È l’omaggio che vogliamo fare alla pop art italiana e alle grandi opere pop per dimostrare che possono stare in un contesto di grande arte.Stefano Roffi

La mostra racconta un momento fondamentale non solo della storia dell’arte, ma della storia del costume e della società italiana negli anni Sessanta. Inizia con quelli che sono stati i grandi protagonisti della prima stagione come Schifano, Baj, Rotella, Festa, considerati grandi maestri, anche a livello internazionale. E continua con l’esplosione del linguaggio Pop e con i suoi racconti di quelle che erano le grandi pubblicità e le immagini, i riti e i miti della società italiana della metà degli anni Sessanta per arrivare poi a una declinazione particolare della Pop art in chiave politica che coincide in particolare con gli anni intorno al ‘68. – Walter Guadagnini