Il Labirinto della Masone è un luogo affascinante e pieno di cultura, non è solo il labirinto di bambù più grande al mondo, ma è anche il progetto visionario di uno dei più importanti designer e editori italiani di tutti i tempi, Franco Maria Ricci. Inaugurato nel 2015 a pochi chilometri da Fontanellato (Parma) il Labirinto della Masone è una fusione affascinante tra natura, architettura e cultura.
In una sola giornata puoi visitare due luoghi prestigiosi, ognuno con la sua storia e unicità, per una gita ricca di cultura e bellezza: il Labirinto di Franco Maria Ricci e la Fondazione Magnani-Rocca.
La Nascita di un Sogno: Storia e Visione del Labirinto di Franco Maria Ricci
L’idea di creare un vero labirinto nella pianura padana nasce negli anni ’80, quando Franco Maria Ricci, ispirato dalle conversazioni con lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, sognò di costruire il più grande labirinto del mondo. Ricci immaginava un luogo che potesse rappresentare la sua visione artistica e culturale, un progetto che racchiudesse il suo amore per l’arte, la letteratura e il design. Dopo anni di progettazione, con l’aiuto di Davide Dutto e dell’architetto Pier Carlo Bontempi, il sogno divenne realtà. Il labirinto è un’opera che unisce storia e innovazione, dove simbolismo e architettura si incontrano in un’esperienza indimenticabile.
Un Parco Culturale Multiforme: Tra Arte, Natura e Architettura
Il Labirinto di Franco Maria Ricci si estende su 8 ettari ed è composto da circa 300.000 piante di bambù, che variano per specie e dimensioni, offrendo una scenografia naturale spettacolare. La scelta del bambù, una pianta che Ricci scoprì grazie a un giardiniere giapponese, fu dettata non solo dalla sua estetica, ma anche dalle sue caratteristiche ecologiche: il bambù cresce rapidamente, non si ammala e assorbe grandi quantità di CO₂.
Il percorso del labirinto richiama diverse configurazioni storiche: la pianta quadrata si ispira ai labirinti romani, mentre il perimetro a stella richiama le città rinascimentali, come Sabbioneta e Palmanova. All’interno del labirinto, il visitatore è invitato a perdersi e ritrovarsi, sperimentando il piacere dello smarrimento tipico dei giardini-labirinto del Rinascimento. Al centro, la Piramide, una piccola cappella, simboleggia l’antico legame tra labirinto e fede.
Architettura e Utopia: Il Design Classico del Labirinto della Masone
Le architetture del complesso sono state progettate da Pier Carlo Bontempi, che ha integrato il design neoclassico nel contesto paesaggistico padano. Gli edifici, realizzati in mattoni a mano, si ispirano alle utopie architettoniche del XVIII secolo, richiamando le visioni di Boullée, Ledoux, Lequeu e Antolini. Il risultato è un ambiente che combina classicismo e innovazione, rievocando atmosfere di un passato mai realizzato, ma che continua a influenzare il presente.
La Collezione di Franco Maria Ricci è una moderna Wunderkammer
Oltre al labirinto, il parco ospita un museo che espone la collezione d’arte personale di Franco Maria Ricci. Questa raccolta, che riflette il gusto eclettico e raffinato del suo fondatore, comprende circa 500 opere che spaziano dal Rinascimento al Novecento. Tra i capolavori esposti si trovano sculture del Seicento, busti neoclassici e dipinti manieristi di artisti come i Carracci e Cambiaso. La collezione abbraccia anche l’arte moderna, con opere di Wildt, Ligabue e Savinio. L’allestimento procede per associazioni tematiche, mettendo in dialogo l’arte con la passione editoriale e collezionistica di Ricci.
Perché Visitare il Labirinto di Franco Maria Ricci: un’esperienza immersiva tra Cultura e Natura
Visitare il Labirinto di Franco Maria Ricci significa immergersi in un mondo in cui arte, natura e design si fondono in un’esperienza multisensoriale. Ogni elemento del parco è stato pensato per stimolare il visitatore, dal dedalo di bambù alle collezioni d’arte, dalle architetture classiche alle mostre contemporanee. Il labirinto non è solo una sfida intellettuale, ma un percorso interiore che invita alla riflessione e alla scoperta.
Idea per una gita in un giorno: visita al Labirinto di Franco Maria Ricci e alla Fondazione Magnani-Rocca
Per gli appassionati di arte e cultura, una giornata tra il Labirinto di Franco Maria Ricci e la Fondazione Magnani-Rocca rappresenta un itinerario perfetto. Si trovano meno di mezz’ora di distanza l’una dall’altra, nel cuore della provincia di Parma, e offrono un’esperienza completa che unisce l’esplorazione di uno straordinario parco culturale alla scoperta di inestimabili capolavori della Storia dell’Arte.
Iniziando la giornata con una visita al Labirinto di Franco Maria Ricci: passeggiando tra i suoi sentieri di bambù e visitando la collezione interna, è possibile immergersi nella visione estetica di uno dei più grandi editori italiani.
Il Labirinto di Franco Maria Ricci è aperto tutto l’anno, con orari che variano a seconda della stagione. È possibile acquistare i biglietti online per evitare code e scegliere tra diverse opzioni di visita, inclusi tour guidati e ingressi combinati con eventi speciali. Il complesso è facilmente raggiungibile da Parma e dispone di servizi come ristorazione, bar e un nuovo shop con i libri di Franco Maria Ricci e oggetti di design raffinato.
Dopo una pausa pranzo in uno dei ristoranti tipici della zona, si consiglia di spostarsi verso la vicina Fondazione Magnani-Rocca, conosciuta come la “Villa dei Capolavori”. Qui è possibile ammirare una collezione d’Arte tra le più importanti d’Europa che spazia dal Rinascimento al Novecento, con opere di Monet, Cézanne, Morandi, Renoir, de Chirico e molti altri.
Il labirinto è il più grande al mondo composto interamente da bambù e rappresenta un’esperienza unica che combina natura, arte e architettura.
La collezione spazia dal Rinascimento al Novecento, con opere di artisti come Carracci, Wildt, Ligabue e Hayez.
Le architetture del labirinto, ispirate alle utopie neoclassiche, sono state progettate dall’architetto Pier Carlo Bontempi e si integrano armoniosamente con il paesaggio padano.
Il progetto fu ispirato da una promessa fatta da Ricci a Borges negli anni ‘80 e si concretizzò grazie alla collaborazione con l’architetto Davide Dutto negli anni ‘90.
Oltre a visitare il labirinto e il museo, i visitatori possono partecipare a eventi culturali, laboratori didattici e mostre temporanee.
Il labirinto si trova a Fontanellato, a circa 20 km da Parma, ed è facilmente accessibile sia in auto che con i mezzi pubblici.
Le due attrazioni si trovano a mezz’ora di distanza l’una dall’altra, il che rende semplice visitarle entrambe in una giornata.
L’itinerario ideale prevede di iniziare la mattina con la visita al Labirinto di Franco Maria Ricci, dedicando il pomeriggio alla Fondazione Magnani-Rocca. Entrambi i luoghi offrono esperienze culturali che si completano perfettamente.
Per goderti pienamente entrambe le visite è utile prevedere circa 2-3 ore per il Labirinto di Franco Maria Ricci e altre 2 ore per la Fondazione Magnani-Rocca.
Primavera e autunno sono i periodi ideali per visitare entrambe le attrazioni, grazie al clima mite che consente di apprezzare al meglio sia gli spazi esterni del labirinto che l’eleganza degli interni della Fondazione.
Sì, lungo il percorso tra il Labirinto di Franco Maria Ricci e la Fondazione Magnani-Rocca troverai diversi ristoranti e agriturismi dove assaporare la cucina tradizionale parmense.