La Fondazione Magnani-Rocca lancia un progetto innovativo che fonde Podcast e Audioguide. Un nuovo modo di raccontare la grande Arte in Museo e nel Mondo, attraverso la voce di giovani creator digitali.
La Fondazione Magnani-Rocca tra le Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna
Il progetto delle audioguide/podcast della Villa dei Capolavori è realizzato grazie alla legge regionale 2/2022 per il riconoscimento e la valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità, denominate “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.
“È un legame saldo quello che accomuna le stanze di una casa, le persone che le abitano e il paesaggio in cui sono inserite. Se poi queste stanze sono state il nido, la fucina e il primo spazio per chi ha vissuto studiando e creando, il legame si estende a chi, nel visitarle, può sentire, vedere e toccare con mano la cultura ritratta nel suo farsi. In questi luoghi, infatti, la cultura ha preso alloggio ed è possibile condividerla.” Mauro Felicori, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
Come ascoltare le audioguide
In museo
Le audioguide si attivano fotografando un QR Code posizionato a fianco delle opere della Fondazione Magnani-Rocca oppure sulla “seeding card” cartacea distribuita nel Museo e presso i partner turistici convenzionati (IAT e alberghi). Non è necessario installare nessun software o applicazione.
Da casa
Per ascoltare le audioguide da casa o in qualsiasi altro luogo al di fuori del Museo è sufficiente cercare la Fondazione Magnani-Rocca sulle principali piattaforme di podcast come Spotify oppure cliccare direttamente su questo link
Le audioguide d’autore della Fondazione Magnani-Rocca sono a cura di Altremuse, da un’idea di Kreativehouse.
Altremuse una piattaforma di divulgazione che nasce con il preciso intento di far posto ad altre voci all’interno di questa disciplina. Da una parte lo fa coltivando approcci diversificati: postcoloniali, femministi, iconologici e queer; dall’altra tenendo ben presente che, se il medium è veramente il messaggio, allora non potrà fare a meno di spiegarsi con un linguaggio nuovo, ironico e intersezionale. Ovviamente senza mai perdere di vista un contenuto accademico alto e ricercato.
Il progetto è realizzato grazie al contributo di