La presenza nella collezione del museo dell’opera “Danseuse articulée “di Gino Severini ha ispirato il laboratorio sul movimento futurista,cui l’eclettico artista darà la sua adesione firmando nel 1910 “Il manifesto della pittura futurista”e partecipando alle mostre del gruppo, prima di partire per Parigi dove risiederà, pur con frequenti spostamenti,fino alla morte nel 1966.
L’opera ben si presta ad illustrare il paradosso artistico proclamato dai rivoluzionari futuristi: portare il movimento dentro il quadro, che invece nasce proprio per “immobilizzare”una situazione, un evento, un momento.
La “danseuse” di Severini è infatti “articulée”, è costituita da elementi in cartone mobili collegati da spaghi, come una marionetta nella quale tirando lo spago si mettono in moto braccia e gambe… Nel corso dei laboratori si cercherà di introdurre tale concetto anche sottolineando come la scelta di colori a forte contrasto e dalla particolare stesura concorra a suscitare nello spettatore una ulteriore impressione di dinamismo.
Un gioco da bambini realizzato appunto,come ricorda la figlia dell’artista, per far divertire la figlia primogenita Gina. E noi crediamo che si sia divertito anche lui.
