Martin Shongauer

Martin Schongauer, Sant’Antonio battuto dai demoni

Scheda critica dedicata di Vittorio Sgarbi al capolavoro di Martin Schongauer conservato nella collezione permanente della Fondazione Magnani Rocca.

Di controversa datazione, la tavola, piuttosto che al 1470-1475, generalmente proposto (Shestack, Baumgart, Passamani) sembra meglio convenire a un tempo successivo a quello della Passione, verso il 1480-1485. Il tema deriva dalla “Legenda Aurea” di Jacopo da Varagine e condensa tutte le fantasie mostruose del mondo medioevale e dei suoi Bestiarii. Partito da uno stimolo del ‘Maestro ES del 1466’, Schongauer apre la strada al mondo fantastico di Bosch e alle mostruose e raccapriccianti fantasie di Grünewald. L’equilibrio della composizione, tutta sospesa nel vuoto, nasce dal contrasto fra l’agitarsi dei demoni, con zampe, ali, corna, code, spine, aculei e l’imperturbabile compostezza fisica e morale del santo, spinto e trascinato eppur fermo.

Del successo e della diffusione di questa fantasia oltremontana è testimone anche il Vasari, che ne ricorda, in due luoghi, una copia del giovane Michelangelo eseguita nella bottega del Ghirlandaio nel 1488: “Sant’Antonio battuto dai Diavoli, e portato in aria da un’infinità di loro, in le più varie e bizzarre forme, che si possino immaginare; la quale carta tanto piacque a Michelangelo, essendo giovinetto, che si mise a colorirla” (Vita di Marcantonio Bolognese); e “imperocché, essendo venuta allora in Firenze una storia del detto Martino, quando i diavoli battono S. Antonio, stampata in rame, Michelangelo la ritrasse di penna di maniera, che non era conosciuta, e quella medesima con i colori dipinse, dove, per contraffare alcune strane forme di diavoli, andava a comperare pesci che avevano scaglie bizzarre di colori, e quivi dimostrò in questa cosa tanto valore, che e’ ne acquistò e credito e nome” (Vita di Michelangelo).

 

Una prova ulteriore, credo, per una datazione avanzata: infatti la copia di Michelangelo può bene essere intesa come una risposta della civiltà fiorentina di fronte a una singolare novità gotica di cultura nordica, da registrare con curiosità. Il Fischel suggerisce che il foglio di Schongauer derivi da un precedente olandese, di ispirazione vaneyckiana, con la battaglia dell’Arcangelo Michele con il drago rispecchiato anche nel `Maestro dello Hausbuch’. La sua prima conseguenza sono certamente gli episodi dell’Apocalisse di Dürer, in particolare il San Michele che combatte il drago.

Artista
Martin Shongauer
Anno
(1480-1485)
Tecnica
Bulino
Dimensioni
mm 322 x 208