CAMPARI: una storia d’arte, design e creatività.

Fortunato Depero, il più creativo degli artisti futuristi, firmatario del manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, collaborò con Davide Campari negli anni ’20 e ’30 realizzando i famosi bozzetti per le pubblicità dei suoi prodotti.
Il grande industriale nel 1932 ritenendo maturi i tempi per presentare al mercato il primo aperitivo monodose pronto da bere, commissiona a Fortunato Depero l’ideazione della bottiglia che avrebbe dovuto contenerlo. La sua inconfondibile bottiglietta conica, a forma di calice rovesciato, è ancora oggi icona del design e dell’aperitivo italiano.


La forma conica è distintiva dell’opera di Depero per Campari già dalla metà degli anni Venti. Dapprima compare in due pupazzi-scultura del 1925/1926, seguiti nel 1928 dal bozzetto Campari Soda, in cui compare l’immagine della bottiglietta sormontata da un tappo a corona e negli anni successivi da altre chine in cui la forma tronco-conica è protagonista.
Davide Campari denuda la bottiglia dell’etichetta per far risaltare l’intensa tonalità di rosso attraverso il vetro e stampa a rilievo il nome del marchio e della ditta: “Preparazione speciale, Davide Campari & C. Milano – Campari Soda”. I tratti distintivi della bottiglia sono e rimarranno la forma, il colore, il materiale, la texture a buccia d’arancia, elementi di rottura rispetto alle convenzioni delle forme pubblicitarie tradizionali dell’epoca.
Nel 1919 Depero aveva creato la Casa d’Arte Futurista, con funzioni paragonabili a quelle di un’odierna agenzia di pubblicità, mettendo poi a punto proprio per Campari un’originale strategia di comunicazione.

Per lo stesso Depero “l’arte deve marciare di pari passo all’industria, alla scienza, alla politica, alla moda del tempo, glorificandole – tale arte glorificatrice venne iniziata dal futurismo e dall’arte pubblicitaria – l’arte della pubblicità è un’arte decisamente colorata, obbligata alla sintesi… arte gioconda – spavalda – esilarante – ottimista”.