dal 1 aprile al 18 giugno 2000 — Capolavori del Settecento dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini. In seguito alla collaborazione fra la Fondazione Magnani Rocca e la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini di Roma saranno esposti a Mamiano di Traversetolo ventotto dipinti del Settecento europeo.

Il Vedutismo inizia con il precursore olandese Gaspar van Wittel (1655 -1736), con due vedute romane dalla chiara luminosità che mette in rilievo i più minuti particolari; sono poi presenti i vedustisti veneti,   (1697-1768), che pone la luce quale tramite fondamentale della resa naturalistica, con una veduta del Ponete di Rialto e una di Piazza San Marco.

Di Francesco Guardi (1712-1793) che accentua, anziché la chiara o acuta descrittività, l’atmosfera densa di colore della laguna veneta, sono presenti una veduta veneziana e un bellissimo capriccio con ruderi, piramide e figure, legato al gusto di Marco Ricci, databile agli anni ’70-’80.

Non manca l’altro grande vedutista, Bernardo Bellotto (1712 -1780), allievo dello zio Antonio Canale come lui soprannominato Canaletto, con una veduta del Castello di Schlosshof, eseguito durante il soggiorno viennese del pittore tra il 1757 e il 1760, e una veduta della vecchia Dresda.

Gli altri capolavori esposti saranno: due opere di Hubert Robert (1733-1808), La piccola giardiniera di François Boucher (1703-1770), Annete a venti anni di Jean-Honoré Fragonard (1732 -1806), Ritratto di gentildonna e Maschere di donna di Giuseppe Bonito (1707-1798), Il contrato nuziale di Gaspare Tarversi (17732-1765), due pastelli di Rosalba Carriera (1765-1757), il Ritratto di fanciulla di Jean Baptiste Greuze (1725-1805), La fanciulla che piange di Pietro Rotari (1707-1762), il Ritratto di Sir Henry Peirse di Pompeo Batoni (1708-1787), il Ritratto di giovinetta in veste di baccante di Angelica Kauffmann (1741-1807), S. Margherita da Cortona si converte ritrovando il cadavere dell’amato di Marco Benefial (1684-1764), un nudo femminile attribuito a Pierre Hubert Subleyras (1699-1749) e un bellissimo Satiro e Amorino di Giovan Battista Tiepolo (1696-1770).