I come INCONSAPEVOLE l’Alfabeto di Massimo Campigli

Massimo Campigli, nello studio di Saint-Tropez
Massimo Campigli, nello studio di Saint-Tropez

INCONSAPEVOLE: aggettivo che definisce una persona priva di consapevolezza di quello che fa o della situazione che sta vivendo.

La definizione fornita dal dizionario descrive in maniera chiara ciò che Massimo Campigli NON è.
La scoperta del segreto che aleggiava attorno al suo nucleo famigliare e la lettura di Freud costituiscono per il pittore l’origine della presa di coscienza delle sue fantasticherie infantili e, al tempo stesso, il punto di partenza per un profondo viaggio interiore che lo porterà a costruire in modo assolutamente consapevole un personale percorso artistico. La frequentazione del Museo poi, consente a Campigli di giungere intenzionalmente a un linguaggio pittorico in cui la lezione dell’arte antica si sposa con le esigenze e gli stimoli dell’epoca contemporanea. Ed è così che le sue figure femminili, stilizzate e prigioniere, attraversano i valichi temporali e arrivano fino a noi:  perché “tutta la pittura moderna ha una cosa in comune: quella di attaccarsi a qualche forma primordiale, e perciò di far semplice e geometrico”.