dal 12 febbraio al 30 aprile 2000 — L’operato di Julien de Parme (Cavigliano 1736- Parigi 1799) ha richiamato l’attenzione di due enti, la Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst di Rancate (Ticino, Svizzera) e la Fondazione Cassa di Risparmio. Dalla collaborazione è nata questa mostra che è dislocata su due sedi. La mostra curata da Pierre Rosenberg dell’Académie Française e Presidente Direttore del Museo del Louvre si è prefissata di riunire l’intera produzione di dipinti e di disegni del pittore finora conosciuti. Le opere una ventina di dipinti e di disegni provengono dai principali musei francesi, dal Prado di Madrid, dall’Albertina di Vienna, dal Museo Nazionale di Stoccolma, da Palazzo Pitti di Firenze e da numerose collezioni private.

Juliane de Parme, è nato a Cavigliano, nella Svizzera italiana. La sua formazione, che fu soprattutto locale, si amplia durante un soggiorno a Roma di dodici anni e si completa in Francia. Poco considerato dal mondo artistico ufficiale, ebbe come sostenitore il potente ministro del ducato borbonico di Parma, Guillaume Du Tillot. Costui ne facilitò l’assunzione a stipendio fisso come pittore di corte. A Parma Julien si dedicò soprattutto a soggetti tratti dalla storia e dalla mitologia greche e romane.

Ambiziose per i soggetti, che sono quelli che i grandi maestri neoclassici affronteranno a loro volta, le opere di Julien de Parme disorientano e sorprendono. I suoi principi estetici, la sua ammirazione per Raffaello e per l’antichità classica, che anticipa di parecchi anni quella di David e Ingres, sono inconciliabili con la “maniera francese” allora in voga. Il catalogo, pubblicato da Skira, si pone come prima vera monografia dell’artista comprenente anche gli scritti di Julien e la copia anastatica del catalogo delle opere a lui appartenute (Raffaello, Parmigianino, Leonardo).