M come MODA l'Alfabeto di Massimo Campigli

Massimo Campigli, Ritratto di Irene Brin, 1954, olio su tela.
Massimo Campigli, Ritratto di Irene Brin, 1954, olio su tela.

“È curioso che con i miei vitini da vespa non solo ho rievocato anni passati, ma ho precorso la moda di questi anni. Ma anche altri particolari che ho sempre dipinto li trovo nella moda attuale: le gale, i cappelli piatti, i collari stretti a metà collo e non so che altro“.

Nelle opere di Campigli gli abiti, le pettinature e i gioielli hanno un significato centrale. Campigli sapeva registrare e spesso anticipare gli sviluppi della moda nelle sue elegantissime donne-totem dal busto stretto fermate in un’espressione di stiloso stupore.

Anche tra i ritratti di persone famose compaiono spesso personaggi legati al mondo della moda come Elsa Schiapparelli, Muriel King e Germana Marucelli per cui Campigli disegnerà motivi e stoffe per la collezione primavera-estate 1951. Il ritratto più fashion della mostra è sicuramente quello di Irene Brìn, gallerista, scrittrice e giornalista di moda, corrispondente italiana per il prestigioso magazine Harper’s Bazaar. Campigli ricorda così la difficile genesi del quadro, tela cominciata e interrotta più volte “Irene è così campigliesca che tutto diventa troppo facile. Devo spiegare la sua tristezza.”

tratto dal catalogo della mostra CAMPIGLI Novecento antico