Con le sue Pipe giganti, uomini con la bombetta che fluttuano nel cielo, paesaggi infuocati, René Magritte è uno degli artisti surrealisti più conosciuti al mondo.
Nei suoi quadri gli oggetti comuni e le scene quotidiane si trasformano in qualcosa di inaspettato, illusorio, straordinario. Lo chiamavano “le saboteur tranquille” cioè il disturbatore silenzioso per la sua capacità di suscitare reazioni di sconcerto nello spettatore attraverso immagini apparentemente normali.
Lo stile di René Magritte crea uno spaesamento che induce a dubitare della realtà rappresentata. Nelle sue opere l’immaginazione si libera da costrizioni mentali, esplorando una dimensione onirica, giocando con lo spettatore. Utilizza una tecnica pittorica molto realistica, naturalistica, spesso associata al tromp-l’oeil.
In questo modo Magritte trasforma il reale in surreale.
Nella grande mostra “Il Surrealismo e l’Italia” sono esposte diverse opere di Magritte come L’épreuve du sommeil, La confidence capitale, Le paysage en feu provenienti da importanti collezioni.
Magritte, Dalì, Ernst, Masson, Tanguy e gli altri grandi Maestri del Surrealismo internazionale oltre a grandi esponenti della corrente italiana come Leonor Fini, Stanislao Lepri, Colombotto Rosso, Fabrizio Clerici.