T come Teresita, l’alfabeto di Lucio Fontana

Quella di Lucio Fontana e Teresita è una grande storia d’amore. Lei lo sostiene con passione, lo aspetta, porta avanti la sua eredità artistica.

Senza l’aiuto di Teresita molto probabilmente Fontana non sarebbe mai riuscito ad ottenere il suo grande successo mondiale.

Teresita Rasini nel 1930 lavora in un negozio di cappelli, a Milano, via Ausonio, all’angolo di via De Amicis. Il giovane Lucio Fontana ha lo studio dall’altra parte della strada. Si guardano attraverso la vetrina, si incontrano di sfuggita perché Teresita è di Lodi e deve scappare a prendere il treno, appena finisce il lavoro.

Ma una sera Teresita perde il treno e scocca la scintilla.

Nel 1940 Fontana decide di tornare in Argentina, si trasferisce a Buenos Aires dove ha molto successo, tornerà a Milano solo nel 1947. E in questi sette lunghi anni, nonostante la guerra, nonostante non siano sposati, Teresita lo aspetta.

Al suo rientro lo aiuta, negli anni difficili in cui lui cerca di farsi conoscere nell’ambiente artistico di Milano, prima della svolta, Teresita supporta Lucio con il suo lavoro da modista. Per l’epoca sono una coppia non convenzionale, si sposeranno solo nel 1952. “Ricordo che Teresita aveva un negozio e nel retro della bottega vivevano con grande semplicità.” Dirà l’artista e amico Federico Brook.

Dopo la morte improvvisa di Fontana nel 1968 Teresita comincia un lavoro instancabile per difendere il lavoro del marito ed eliminare dal mercato le tante opere false. Nel 1982 è Teresita, con l’aiuto di Valeria, la segretaria di tutta una vita, a costituire la Fondazione Lucio Fontana che oggi ha sede nello storico studio dell’artista in Corso Monforte a Milano. 

Proprio alla Fondazione Lucio Fontana appartengono alcune delle opere più incredibili della mostra “Lucio Fontana. Autoritratto” come la spettacolare “New York 10” o “La fine di Dio”.


Ti immaginavi che dietro ad un genio del Novecento ci fosse una grande storia d’amore? Una visita guidata alla mostra della Magnani-Rocca ti fa scoprire perché Fontana è universalmente considerato un genio dell’Arte, come Tiziano e Monet, ed è tra gli artisti più quotati al mondo.

Ma soprattutto scoprirai perché non è vero che “Potevo farlo anche io

A cura di Matteo Martignoni